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Riva del Garda, 29 marzo 2007
RISPUNTA IL TRENO ROVERETO-RIVA IN UNA MOZIONE DI BOMBARDA
dal Trentino di giovedì 29 marzo 2007

Roberto Bombarda, consigliere provinciale dei Verdi, ha ottenuto dal consiglio provinciale una quasi unanimità (astenuto solo Boso) su una mozione che impegna la giunta «ad approfondire nell’ambito dello studio complessivo della mobilità tra la valle dell’Adige e l’Alto Garda, le diverse soluzioni ai problemi viabilistici e del trasporto pubblico, considerando tra queste ultime anche l’opzione ferroviaria, valutandone le condizioni di sostenibilità ambientale, economica, sociale e la fattibilità tecnica».

L’assessore ai trasporti Grisenti peraltro, in occasione della presentazione del progetto di tunnel lunghissimo, aveva escluso il collegamento su rotaia, lasciando invece aperta l’ipotesi di una nuova, ecologica ed economica, forma di servizio pubblico, tutta da precisare. In questo residuo spazio di progettualità s’inserisce l’impegno, sottoscritto anche da Grisenti e dalla maggioranza che lo sostiene, per l’indagine sull’opzione ferroviaria, nel quadro d’una politica della mobilità sostenibile che promuova la cultura del trasporto pubblico in alternativa a quello privato e della mobilità su ferro in alternativa, dov’è possibile, a quella su gomma

La Merano-Malles ed il sistema ferroviario cantonale della Svizzera rappresentano esempi vicini di funzionalità, cui va aggiunta l’integrabilità con la linea del Brennero (il cui potenziamento rappresenta una delle priorità nazionali).

«Si tratterà ora - conclude Bombarda - di valutare la fattibilità del collegamento ferroviario e la sua sostenibilità ambientale ed economica, tenuto conto della possibilità di impiego per il trasporto sia di passeggeri che di merci. Gran parte del traffico pesante per la Busa, che oggi impiega quotidianamente decine di autotreni, potrebbe essere dirottato sulla ferrovia con beneficio immediato per la ordinaria mobilità su gomma, turisti e pendolari».

La verifica di fattibilità ottempera anche gli indirizzi dell’atto di indirizzo sulla mobilità trentina del 2000, che afferma: «saranno studiati alcuni collegamenti verso l’Alto Garda...ipotesi che dovranno essere approfondite» per quel che riguarda la loro sostenibilità.

     

Roberto Bombarda

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